Da grand tour a tour de force è un attimo! Ma quanta meraviglia in soli 10 giorni. 

Paola, Flore & Iván hanno attraversato l'Europa, abitato architetture studiate nei libri e avuto l'opportunità di osservare da vicino dettagli costruttivi che generano forme e geometrie.

Si dice che la filosofia del viaggio sia una filosofia del between, cioè della distanza che unisce, tra stare ed andare, sostare e viaggiare. La meta è l'obiettivo, ma il vero viaggio è nel percorso, quel lasso di tempo che fa metabolizzare quanto visto nella tappa precedente, e prepara la mente a quella successiva. E per chi viaggia in gruppo, è anche il tempo per conoscersi, per confrontarsi e arricchirsi reciprocamente, assorbendo le esperienze vissute dall'altro.

Tra i tre ragazzi sembra stia succedendo proprio questo: giovani e sognatori, architetti del futuro, da perfetti sconosciuti sono diventati attori protagonisti sul palco dello stesso concerto: il Renzo Piano World Tour!

Dopo l'intervista conoscitiva, li avevamo lasciati a PARIGI, in una corsa contro il tempo a suon di tappe architettoniche.

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Day 4 | Da Parigi alla Svizzera: prima tappa Losanna

Il filo rosso del breve tour di LOSANNA è quello che i ragazzi definiscono "Forme per la cultura". E in effetti negli ultimi anni, la città svizzera ne ha visto nascere parecchi, diventando un parco giochi per gli amanti dell'architettura contemporanea.

Per incuriosire e invitare alla conoscenza servono forme originali, e qui, certamente, non mancano esperti in materia: dal Musée Cantonal des Beaux-Arts di Barozzi Veiga al Mudac Photo Elysée di Aires Mateus, dal Rolex Center EPFL di SANAA all'Under One Roof Pavilion EPFL di Kengo Kuma, fino al Campus RTS Construction Site di Office KGDVS e l'International Sports Sciences Institute, University of Lausanne di Karamuk Kuo.

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Day 5 - 7 | Svizzera on the road

Probabilmente la Svizzera ha il rapporto più felice tra superficie e architettura contemporanea d'autore. Da Losanna a Ginevra, da Berna a Basilea, quante cose da vedere!

Primo fra tutti lo scintillante Science Gateway, recentemente completato su progetto del RPBW. "Al CERN - scrivono i ragazzi - tutto è una questione di circolazione ed efficienza: dalla funzione dell'edificio alla chiarezza della struttura".

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E poi il Paul Klee Center di RPBW a BERNA, perfettamente integrato nella "morbida collina", con gli ampi archi che fanno riecheggiare il processo creativo di Paul Klee: "l'arte non riproduce il visibile; anzi, rende visibile".

Completamente diversa nella forma, più lineare, ma non per questo meno affascinante, la Beyeler Foundation, raccontata dai ragazzi come un luogo "che trasmette un'immediata sensazione di serenità".

E come dar loro torto? Un luogo che unisce architettura, arte e natura, dove la luce naturale diffusa proveniente dall'alto amplifica i contrasti materici, proiettando i visitatori in un microcosmo di silenzio e contemplazione.

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Più dinamica, invece, la visita al Vitra Campus a BASILEA, come un villaggio di piccoli padiglioni unici nel loro genere, dove il dettaglio è il protagonista.

Non esiste un architetto o un designer che non vorrebbe lasciare un proprio segno qui!

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Day 8 | immancabile tappa a Ronchamp

Il programma è fittissimo, ma non si può proseguire il viaggio senza toccare anche RONCHAMP, in una porzione di territorio piccolissima che contiene due capolavori: la celebre Notre Dame de Haut di Le Corbusier e la Ronchamp Gatehouse and Monastery del Renzo Piano Building Workshop.

La prima si fa notare da lontano, "con le iconiche forme che si ergono sopra la collina protese verso il cielo"; la seconda all'opposto, incastonata nel pendio e mimetizzata in mezzo alla natura.

Curiosità: Sapete perché venne realizzato il monastero? Per riportare sul colle una presenza umana costante come avveniva fin dal XIV secolo!

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Day 9 -10 | Direzione Spagna: vamos!

Il cielo non è azzurro come ci si aspetta, ma questo rende le architetture ancora più affascinanti.

Prima tappa BILBAO, con il Guggenheim Museum di Frank O. Gehry: che impatto! "L'uso di titanio, vetro e pietra calcarea da parte di Gehry ha dato vita a un edificio che è un'opera d'arte tanto quanto le opere che ospita".
Parole dei ragazzi, che firmiamo e sottoscriviamo!

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La tappa spagnola successiva è il CENTRE BOTÍN, sul lungomare di Santander, perfetto esempio di dialogo tra spazio pubblico, arte e paesaggio.

Sopraelevato, composto da due edifici che si affacciano sul mare, "il Centro Botin - sottolineano i ragazzi - mette a sistema il patrimonio della pesca della costa basca con la passione di Renzo Piano per la vela, come se l'edificio fosse pronto a salpare".

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L'itinerario continua verso LONDRA, e proprio da qui prenderà il via il vero viaggio: l'Oriente. Siamo curiosi di scoprire le impressioni dei tre ragazzi che lasceranno la cultura occidentale per conoscere e vivere in prima persona un universo di tradizioni millenarie e abitudini ben diverse da quelle a cui siamo abituati.

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Il viaggio continua...
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