Calcolo on-line compenso professionale Architetti e Ingegneri (D.M. 17 giugno 2016 come modificato da D.Lgs.36/2023)
Calcolo online per la determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara nelle procedure di affidamento di contratti pubblici dei servizi relativi all'architettura ed all'ingegneria, ai sensi del Decreto Legislativo del 18 aprile 2016, n. 50 (Codice degli appalti), e del relativo regolamento del Decreto del Ministero di Giustizia del 17 giugno 2016 come modificato da D.Lgs.36/2023.
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Calcolo on-line compenso professionale Architetti e Ingegneri (2023)
(D.M. 17 giugno 2016 come modificato da D.Lgs.36/2023 allegato I.13, in vigore dal 1 luglio 2023)
Calcolo online per la determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara nelle procedure di affidamento di contratti pubblici dei servizi relativi all'architettura ed all'ingegneria, ai sensi del Decreto Legislativo del 18 aprile 2016, n. 50 (Codice degli appalti), e del relativo regolamento del Decreto del Ministero di Giustizia del 17 giugno 2016 come modificato da D.Lgs.36/2023.
Individua i corrispettivi commisurati al livello qualitativo delle prestazioni e delle attività di progettazione e alle attività di cui all'art. 31, comma 8, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 recante «codice dei contratti pubblici».
I corrispettivi possono essere utilizzati dalle stazioni appaltanti, ove motivatamente ritenuti adeguati, quale criterio o base di riferimento ai fini dell'individuazione dell'importo dell'affidamento.
In ordine alla non obbligatorietà dell'applicazione del DM sulle tariffe, l'Autorità Nazionale Anticorruzione ritiene che nonostante la norma del codice si riferisca ad una possibilità, il doveroso utilizzo della stessa costituisca garanzia minima di qualità delle prestazioni rese.
Il provvedimento, previsto dal Codice degli Appalti (D.Lgs. del 18 aprile 2016, n. 50) ed elaborato dai Ministeri della Giustizia e delle Infrastrutture, fissa i parametri per la determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara negli appalti di servizi per architetti e ingegneri.
Il Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. del 31 marzo 2023, n. 36), modifica l'attribuzione delle prestazioni a PFTE e Progettazione Esecutiva nei casi di Appalto Integrato, e introduce un incremento dei compensi nei casi di obbligo di adozione di metodologia BIM.
Il provvedimento, elaborato dai ministeri della Giustizia e delle Infrastrutture, fissa i parametri per la determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara negli appalti di servizi per architetti e ingegneri.
Corrispettivi per le attività di progettazione e delle altre attività
ai sensi dell’articolo 17, comma 14 bis, della legge 11 febbraio 1994 n.109 e successive
modifiche ed integrazioni.
Come previsto dopo l'abolizione delle tariffe, arrivano i parametri che i giudici possono utilizzare per pagare i compensi dei professionisti in caso di mancato accordo con il committente.
Con la legge sulle liberalizzazioni (legge 27/2012) il professionista iscritto all'albo è tenuto a sottoporre al cliente un accordo chiaro sulle prestazioni da svolgere e sul relativo compenso. Ad aiutare il professionista nella redazione di un contratto, vengono in aiuto alcuni Ordini professionali e il Consiglio Nazionale degli Architetti mettendo a punto diversi validi modelli di riferimento.
il modulo di calcolo è in fase di sperimentazione. Se trovi errori o hai suggerimenti, scrivi al webmaster.
Metodo di calcolo
Il compenso CP da porre a base di gara è determinato in base a più parametri.
Il parametro V definito quale costo delle singole categorie componenti l'opera, è individuato sulla base del preventivo di progetto, o sulla base del consuntivo lordo nelle fasi di direzione esecutiva e collaudo e, ove applicabili, sulla base dei criteri di cui alla tavola Z-1 allegata al regolamento; per le prestazioni relative ad opere esistenti tale costo è corrispondente all'importo complessivo delle opere, esistenti e nuove, oggetto della prestazione;
Il parametro G, relativo alla complessità della prestazione, è individuato per ciascuna categoria e destinazione funzionale sulla base dei criteri di cui alla tavola Z-1 allegata al regolamento.
Il parametro Q, relativo alla specificità della prestazione, è individuato per ciascuna categoria d'opera nella tavola Z-2 allegata al regolamento.
Il parametro base P, applicato al costo delle singole categorie componenti l'opera sulla base dei criteri di cui alla Tavola Z-1 allegata, è dato dall'espressione: P=0,03+10/V0,4
Per importi delle singole categorie componenti l'opera inferiori a € 25.000 il parametro P non può superare il valore del parametro P corrispondente a tale importo.
Il compensoCP è determinato dalla sommatoria dei prodotti tra il costo delle singole categorie componenti l'opera V, il parametro G corrispondente al grado di complessità delle prestazioni, il parametro Q corrispondente alla specificità della prestazione distinto in base alle singole categorie componenti l'opera e il parametro base P, secondo l'espressione che segue: CP= ∑(V×G×Q×P)
L'importo delle spese e degli oneri accessori è stabilito in maniera forfettaria; per opere di importo fino a € 1.000.000 è determinato in misura non superiore al 25% del compenso; per opere di importo pari o superiore a € 25.000.000 è determinato in misura non superiore al 10% del compenso; per opere di importo intermedio in misura non superiore alla percentuale determinata per interpolazione lineare.
Note per voci multiple
(1) Le tariffe delle prestazioni urbanistiche Qa.0.01 e Qa.0.02 tengono conto del numero di abitanti, che pertanto è un parametro obbligatorio. Per questa tipologia di calcolo tariffe il PIL pro-capite viene calcolato di conseguenza, ed è dato dal rapporto fra l'importo dell'opera e il numero di abitanti.
(2) Per alcune prestazioni, evidenziate con uno sfondo chiaro il parametro Q viene determinato per interpolazione. Il parametro P viene ricalcolato per ciascuno scaglione, in funzione delle eccedenze di V. La nostra tesi è che questo sia il modo più corretto di valutare la formula CP= ∑(V×G×Q×P) che prevede la somma dei singoli compensi per ciascuno scaglione. Altri sistemi di calcolo propongono invece schemi che fanno evidentemente riferimento al DM 140/2012, dove non sono presenti voci multiple.
(3) Il CNI e CNAPPC distribuiscono un software di calcolo dei parametri che, al momento in cui scriviamo, contiene alcuni errori (ad es. nella voce QbI11), oltre a riportare un'interpretazione del calcolo del compenso CP per le voci relative ai geologi, difforme da quanto previsto dal Cons. Naz. Geologi. Come avevamo ipotizzato fin dall'inizio, nel caso di compensi da interpolare, il modo corretto di interpretare la formula è quello di ricalcolare il parametro P per ciascuno scaglione.
Questo foglio di calcolo e le informazioni contenute in questa pagina stato state elaborate dalla redazione di professioneArchitetto.it a dicembre 2013 e successivamente aggiornato tenendo conto della normativa vigente.
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Si ringraziano i molti colleghi (fra i tanti la dott.ssa geol. Guida, il dott. geol. Troncarelli, l'arch. Olivo e l'ing. Locci), per aver dato lo spunto iniziale alla costruzione di questo foglio di calcolo, e per il contributo fattivo alla risoluzione di alcuni problemi realivi all'interpretazione della norma.