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EMMAfloor® solaio alleggerito

Nuovo centro logistico Alpentrans, Salorno, 2007

Architekten Walter Pichler & Partner

Stahlbau Pichler: la versatilità dell’acciaio in un progetto "chiavi in mano"

Alpentrans si è affidata a Stahlbau Pichler per la progettazione e la realizzazione "chiavi in mano" del suo nuovo centro per la logistica, costituito da un magazzino di 6700 mq e da una palazzina uffici, che si sviluppa su una superficie di circa 1200 mq. L’edificio, situato strategicamente a Salorno sulla strada che collega Trento e Bolzano, presenta una facciata dall’andamento dinamico curvo che evoca la freneticità degli spostamenti che si devono organizzare, il molo di un porto per l’inizio e l’arrivo dei viaggi per il mondo.

Il tetto prefabbricato del magazzino, isolato con pannelli rivestiti esternamente in lamiera grecata di acciaio, è scandito dagli shed in acciaio e policarbonato che, inseriti sul tetto piano con un inclinazione di 60°, riempiono di luce gli spazi interni e colloquiano con il movimento dei prospetti esterni che si avvalgono di un rivestimento in lamiera sagomata d’acciaio per dare vitalità al manufatto e contraddistinguerne la morfologia architettonica.

Poter fornire come in questo caso un edificio chiavi in mano ha permesso la massima efficienza produttiva e tempi di cantierizzazione minimi perché la stessa azienda ha potuto coordinare nella maniera più efficiente le proprie tempistiche.

Per gli elementi strutturali verticali è stato utilizzato un’acciaio di qualitá S275JR e S355JR. Le colonne, trattate con vernici antincendio R60, sono in HEA300. Le travi reticolari sono realizzate con profili laminati HEB180, le diagonali e i montanti sono in tubi quadri 90x90x8 e 60x60x8 qualitá S355JR. La stabilità del sistema contro il sisma è verificata in base all’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri 3274 adottando la zona 4 e un terreno di tipo C. Le fondazioni sono state dimensionate considerando nel calcolo anche i momenti ribaltanti che la struttura soprastante di acciaio trasferisce alla base. Le colonne di acciaio sono state quindi annegate nei muri di calcestruzzo e/o fissate alle fondazioni mediante tirafondi con lo scopo di ottenere un incastro perfetto.

L’architettura è stata qui chiamata, a rappresentare l’immagine di un'azienda in forte espansione che si presenta al pubblico. L’abilità dello studio Architekten Walter Pichler & Partner, che ha firmato il progetto "chiavi in mano", è stata quella di fissare nelle strutture, negli spazi, nelle superfici, nella logica stessa della costruzione, non solo la funzione d’uso di ogni singolo ambiente, ma anche il ruolo di attrattore nel contesto urbano. La nuova sede si inserisce nel panorama altoatesino con tutta la forza di un’architettura capace di modellare materiali altamente tecnologici, plasmare spazi e volumi secondo una sintassi rispondente tanto all’intima natura dell’opera, quanto ai modelli più significativi della ricerca architettonica contemporanea.

Ciò che più conta, però, è il fatto che l’intera operazione progettuale non risulta vissuta con spirito colonialistico, catapultando cioè un modello alieno in un territorio ricco di stratificazioni storiche, ma fa al contrario leva sulle trasformazioni già in atto nella nuova zona industriale di quel territorio, portando alla luce ciò che di nuovo in esso vive, e che ora può venire chiaramente alla luce.

Assumere quindi l’innovazione linguistica come carica capace di far emergere il mutamento reale della società, dei suoi comportamenti, delle sue abitudini, significa contribuire potentemente al suo sviluppo, senza improbabili lacerazioni rispetto all’ambiente circostante. Tale è il senso profondo del lavoro di Walter Pichler e della sua azienda per questo insediamento nel cuore dell’Alto Adige. L’ingegner Walter Perdatscher si è occupato della progettazione statica dell’edificio

 

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