In attesa di precisazioni ufficiali dall'Agenzia delle Entrate, che probabilmente arriveranno a breve, abbiamo aggiornato il nostro strumento di compilazione online delle fatture con le indicazioni per il nuovo regime dei minimi 2015.
Non ci sono particolari differenze nel modo di scrivere la fattura dei contribuenti minimi 2015 rispetto al precedente regime dei minimi 2012. Niente IVA da calcolare né ritenuta d'acconto, eventuale contributo integrativo per la Cassa di previdenza (per gli iscritti a un Albo), marca da bollo di 2 euro se l'imponibile supera i 77 euro.
Cambiano, ovviamente i riferimenti di legge. Se in precedenza era "Prestazione svolta in regime fiscale di vantaggio ex articolo 1, commi 96-117, Legge 244/2007 come modificato da articolo 27, DL 98/2011 e, pertanto, non soggetta a IVA né a ritenuta ai sensi provvedimento Direttore Agenzia Entrate n.185820 del 22.12.2011", nelle fatture del regime dei minimi 2015 andrà indicato quantomeno che si tratta di "Prestazione svolta in regime fiscale di vantaggio ex articolo 1, commi 54-89, Legge 190/2014 e, pertanto, non soggetta a IVA né a ritenuta". Non ci sembra corretto fare riferimento a provvedimenti dell'Agenzia delle Entrate precedenti all'entrata in vigore del nuovo regime: aspettiamo i nuovi.
I requisiti in breve
Ricordiamo brevemente quali sono i requisiti principali per accedere al nuovo regime dei minimi 2015:
- compensi dell'anno precedente non superiori a 15.000 euro;
- spese per collaboratori o dipendenti non superiori a 5.000 euro;
- nessun limite di età (prima era di 35 anni);
- nessun limite di durata (prima era di 5 anni).
Leggi il resto nel nostro articolo-guida sul nuovo Regime dei minimi e le caratteristiche delle agevolazioni
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Il nuovo Regime dei minimi 2015: calcola se ti conviene
La nostra sezione sul Regime dei contribuenti minimi 2015
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