Fonti rinnovabili

Ha mosso i primi passi il Dlgs che rivede le autorizzazioni da richiedere per installare impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Gli iter previsti e rivisitati sono tre e variano a seconda della tipologia, della dimensione e della localizzazione degli impianti: attività libera, Pas e autorizzazione unica.

Pubblicato il decreto interministeriale che fissa i principi omogenei cui le regioni dovranno attenersi per individuare le aree idonee all'installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili, contribuendo all'obiettivo prefissato di 80 GW di potenza aggiuntiva entro il 2030.

Il testo della legge si arricchisce di novità: dalla proroga dell'efficacia del permesso di costruire per gli impianti soggetti ad autorizzazione unica, all'ampliamento delle aree idonee ope legis, dalle facilitazioni per l'installazione di impianti per strutture turistiche e termali alle deroghe per la creazione di Cer in aree del Demanio militare

Per il Super-sismabonus acquisti, l'atto di compravendita può essere stipulato entro il 31 dicembre 2022 se si rispettano precise condizioni. Varianti in corso d'opera come strumento per risparmiare sui costi e far fronte al caro-prezzi. Ok a contributi a fondo perduto per installare impianti da rinnovabili per piscine e altri centri sportivi

Per gli interventi di nuova costruzione e per le ristrutturazioni cosiddette «rilevanti» l'obbligo di copertura dei consumi attraverso fonti non fossili sale al 60%, nel caso di edifici privati, e al 65% per quelli pubblici.

Rivedere gli incentivi all'utilizzo delle Fonti energetiche rinnovabili (Fer) e semplificare le procedure di autorizzazione per l'installazione e la modifica degli impianti. Prevedere in via definitiva gli incentivi per le comunità energetiche e l'autoconsumo collettivo. Sono alcune delle disposizioni di delega contenute nel provvedimento diventato legge

Il provvedimento, entrato in vigore il 30 dicembre, ha spostato in avanti il termine entro il quale, per grandi ristrutturazioni e nuove costruzioni, le fonti rinnovabili possono limitarsi a coprire il 35 per cento del fabbisogno energetico legato al riscaldamento, al raffrescamento e alla produzione di acqua calda sanitaria.