La scienza può illuminare su che cosa sta succendo, e fornire
alcune comprensioni critiche. Ciò contribuirà ad accelerare
la crisi inevitabile del paradigma corrente (se possiamo adoperare
questa parola piuttosto usata ma qui perfettamente adatta) e ad
indicare la strada verso un paradigma nuovo e più avanzato.
La crisi è certamente in atto cosicché le culture
in tutto il mondo si ritraggono istintivamente da tutte le espressioni
del modernismo e spesso adottano un'irregolarità come reazione.
C'è un'alternativa ricca per entrambi, ovvero combinando
gli elementi migliori della scienza con gli elementi migliori dell'arte
tradizionale. Non abbiamo altra scelta: dobbiamo sviluppare un nuovo
genere di società -- una società che è sì
postmoderna, ma che sia in grado di generare nuovi principi di "interconnessione",
unendo la saggezza della storia e delle culture tradizionali con
le ultime comprensioni della scienza e della matematica.
L'idea centrale della connettività -- che si oppone alla
eccessiva semplificazione geometrica -- è una caratteristica
che definisce la buona struttura e la buona architettura. Questo
legame è racchiuso all'interno di una struttura a rete, che
attraverso i suoi legami è l'antitesi delle astrazioni semplici.
La connettività è il risultato di nuove comprensioni
geometriche all'interno della struttura frattale, nella iterazione,
nelle emergenze, ecc. Le strutture naturali e biologiche sono il
risultato di complesse interazioni di molti elementi posti su differenti
scale (sia più piccole che più grandi). Gli organismi,
le creazioni inconscie degli esseri umani ed i successi architettonici
più grandi sono tutte esperienze frattali, complesse e con
un grado incredibilmente elevato di interconnessioni interne [3,
4].
Tali strutture presentano molte delle proprietà connettive
delle strutture naturali che soltanto recentemente sono state descritte
dall'analisi matematica: la generazione iterativa della forma complessa
attraverso l'uso di processi e di modelli basati su regole semplici;
la ripetizione frattale delle forme e delle strutture alle differenti
scale distinte e pur tuttavia collegate; l'adattamento vario di
molti elementi ad un modello biologico complesso; l'emergere di
un modello generale di coerenza e di bellezza scaturito da elementi
relativamente autonomi che funzionano nella risposta semplice e
diretta al proprio ambiente.
Guardare freddamente, in modo analitico, la geometria di una costruzione
o di una città come pura struttura matematica. I rapporti
di relazione, il numero possibile di vie fra le unità costruite
e l'elemento sociale o pubblico definiscono "l'elemento vitale"
nella struttura urbana. Gli ambienti viventi -- quelli che percepiamo
con i nostri sensi e ad un livello di profondità tale da
percepirli come "vivi", e nei quali noi stessi ci sentiamo
più "vivi" -- esibiscono le caratteristiche strutturali
classiche di una struttura reticolare. Le superfici si collegano
direttamente all'utente e quindi l'un l'altra attraverso un iterativo
processo matematico di simmetrie e similitudini. Le costruzioni
sono fisicamente collegate l'un l'altra attraverso un processo iterativo
che produce una intensa varietà con una gamma notevolmente
limitata di materiali e di forme. L'intera struttura è riccamente
interconnessa su molti livelli di scala.
La differenza con la quale si costruisce oggi è notevole.
Si tende a generare una grande astrazione e di imporla al luogo
-- l'ultimo atto del fondamentalismo geometrico. La geometria esterna
di ogni costruzione è similmente rigida ed assoluta -- quindi
rigidamente conforme ai concetti relativamente semplici della linea,
della griglia e del piano. I rapporti connettivi sono ancora bloccati
e relegati dalle geometrie semplici, fondamentali (ed estranee)
che sono imposte. Il ventesimo secolo credeva erroneamente che la
struttura geometricamente semplice è realmente più
sofisticata e "moderna" di tutto ciò che è
stato sviluppato precedentemente. Ora sappiamo che è vero
l'inverso. I prodigi tecnologici non devono essere confusi con l'avanzamento
culturale. Rimane a noi usare l'intuito e la comprensione per creare
(o ricreare per il nostro proprio tempo) un'architettura molto più
ricca di interconnessioni.
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