La caratteristica che distingue il fondamentalismo è quella
di definire un modo di pensare che finisce con il perdonare la distruzione
di quelle che essi percepiscono come "impurità".
Esso esprime intolleranza verso le idee competenti, e canalizza
l'energia dei sui discepoli contro di loro. Tutto ciò è
antitetico ai principi di una società pluralistica, aperta
e democratica -- o comunque, di qualsiasi sistema aperto, in divenire
ed autocorrettivo, compresa l'istituzione della scienza in sé.
Il fondamentalismo nell'architettura non è differente dal
fondamentalismo religioso. Si può spiegare l'attrazione nei
confronti di un credo fondamentalista con la necessità di
stabilire un'identità di fronte alle complessità della
cultura umana. Coloro che hanno difficoltà nell'affrontare
le complessità urbane -- come, per esempio, Le Corbusier
-- preferirebbero sradicarle. Il suo orrore e la sua isterica avversione
alla fretta ed al trambusto di vita vivace delle vie cittadine sono
bene documentate.
Interpretiamo questa avversione verso la complessità come
la manifestazione di una fondamentale insicurezza. Essa rappresenta
una profonda mancanza di sicurezza verso se stessi, che di solito
ancorerebbe la psiche della persona alla società umana. Senza
tale fiducia verso se stessi, ci si ritiene persi a meno che non
si riesce a trovare qualcosa in cui credere. Le persone insicure
hanno bisogno di qualcosa di stabile per affrontare le incertezze
della propria identità. Un ideale semplicistico -- specialmente
se è di natura utopica -- offre un'alternativa prontamente
riconosciuta alla complessità della vita reale. Si identifica
una condizione reale (ma il più delle volte fittizia) e si
dedica la propria vita alla ricerca costante della purezza. Tuttavia,
come è stato indicato da tutte le diverse religioni, l'equilibrio
e la saggezza delle persone si realizzano in un mondo complesso
che cambia costantemente.
Il pericolo di adottare una prospettiva del mondo eccessivamente
semplicistica è che, quando ad essa viene unita l'intolleranza,
tutto ciò finisce per giustificare la distruzione. Un ritorno
verso la spiritualità, e un confronto spietato con gli ideali
di una impossibile purezza impedisce un pluralismo e uno sviluppo
di nuove complessità.
Il fondamentalismo geometrico è cominciato con un appello
per distruggere le strutture poste alle scale più piccole:
l'ornamento è stato identificato come attività criminale
ed è stato bandito dall'architettura durante i primi anni
del ventesimo secolo. È passato un po' di tempo prima che
questa interdizione sia attechita, ma essa fu imposta quasi universalmente
dopo la seconda guerra mondiale. Come spiegato dall'artista/architetto
austriaco Friedrich Hundertwasser: "L'austriaco Adolf Loos
introdusse questa atrocità nel mondo. Nel 1908, con il suo
manifesto intitolato 'ornamento e crimine'. Senza dubbio le sue
intenzione erano buone. Anche Adolf Hitler aveva delle intenzione
buone. Ma Adolf Loos fu incapace di pensare ad un futuro proiettato
nel successivo cinquantennio. Il mondo non sarà mai capace
di sbarazzarsi della malvagità che ha invocato".
Infatti, questa guerra contro l'ornamento e la decorazione nasconde
una lacuna ideologica nel modernismo: la mancanza di una base culturale.
Questo non dovrebbe sorprendere, poiché il modernismo ha
cercato deliberatamente di distruggere tutti i legami (e le reminiscenze)
delle architetture storiche. Più di qualsiasi altro gruppo
di architetti, quelli addestrati alla scuola modernista non hanno
rispettato la conservazione dei capolavori architettonici del passato.
Tutto ciò che non era allineato al credo fondamentalista
-- quindi soprattutto costruzioni non-moderniste -- non aveva alcun
valore. Gli edifici più vecchi continueranno ad essere un
pericolo per le vuote asserzioni moderniste, finché le persone
normali continueranno a percepire le emozioni che essi trasmettono.
Così come avviene per gli altri movimenti integralisti e
fanatici, risulta essenziale cancellare tutti gli esempi che contraddicono
il dogma ufficiale.
L'architetto tedesco Walter Gropius ha regalato un esempio di assassinio
architettonico sostenendo la demolizione della Pennsylvania Station,
costruita da McKim, da Mead e da White nel 1911. È risaputo
che egli abbia definito: "un monumento ad un periodo particolarmente
insignificante nella storia architettonica americana ... 'una civilizzazione
superficiale' ... un caso di pseudotradizione". Lo storico
britannico di architettura David Watkin, d'altra parte la considera:
"uno dei maggiori luoghi del ventesimo secolo realizzato a
New York. La Pennsylvania Station probabilmente non è mai
stata uguagliata esprimendo un trionfo ingegneristico e organizzativo
in cui il linguaggio classico è stato usato per nobilitare
una attività umana. La demolizione vergognosa avvenuta tra
il 1963 ed il 1965 ha contrassegnato il punto più basso nella
vita architettonica americana."
L'architettura modernista è stata accompagnata da una grande
quantità di testi (ingannevolmente chiamati "teoria
architettonica") che hanno sostenuto e giustificato il dogma
modernista. L'assoluto peso di tutti quegli argomenti sulla modularità,
sulla funzionalità, sull'efficenza, la tecnologia, "sullo
spirito dell'età", "sull'estetica della macchina",
ecc., dice cose che rivelano in modo palese l'insicurezza di base.
Una cultura del costruire che rispetta i valori umani non ha la
necessità di trovare giustificazioni -- essa è automaticamente
e intuitivamente percepita come rispettosa e al servizio dei bisogni
umani. Non ha bisogno di contorcere gli argomenti o fare propaganda
per dimostrare il suo valore. Il problema è che, ogni volta
che il modernismo è stato valutato per i motivi intuitivi,
è stato inevitabilmente rifiutato dalla maggioranza della
gente: è da ciò scaturisce l'esigenza di teorizzare
postulati e le forme di indottrinamento.
Chi opera attraverso giochi astratti deve ricordarsi costantemente
delle regole, le quali, diversamente dalle regole generative, sono
in realtà solo delle regole per l'eliminazione della struttura.
Agli allievi in architettura viene insegnato ciò che essi
non devono fare: un disegno non deve mai assomigliare a qualche
cosa di tradizionale, o pre-modernista. Gli studenti sono tenuti
nell'ignoranza circa le tecniche usate per generare la coerenza
strutturale. L'apprendimento è basato sul guardare le costruzioni
moderniste, per poi provare a riprodurne la stessa alienante matrice.
Questo modo di imparare interiorizza una modalità estetica
senza peraltro capirne la relativa base, addestrando gli architetti
solo a memorizzare degli esempi, piuttosto che a fornirgli una spiegazione
intellettuale. Questa è solo una tecnica standard di condizionamento
psicologico; al fine di convincere la gente a fare qualche cosa
senza avere una discussione, spesso contro i loro stessi istinti
naturali. È il metodo di indottrinamento usato dalle sette
fondamentaliste.
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